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Introduzione

Il benessere, il piacere e la gioia di vivere sono legati alla quantità di energia di cui la persona può disporre. L'energia vitale è un patrimonio che fa parte intrinseca­mente di tutti noi; non sempre però siamo in grado di poterla utilizzare completamente a causa di freni, blocchi e tensioni croniche che il nostro corpo sviluppa come mec­canismo difensivo nei confronti dello stress.

Quando una persona subisce un trauma a livello fisico che risveglia dolore in una parte del corpo, l’organismo, per proteggersi dalla sensazione dolorosa, mette in atto una serie di meccanismi di irrigidimento e tensione dei muscoli e dei tessuti che li circondano nel tentativo di immobilizzare la zona in questione e ridurre il dolore.

Con il tempo, se perdura il problema, queste tensioni tendono a cronicizzarsi e a diventare inconsce (cioè la persona non si accorge più di metterle in atto). Queste tensioni secon­darie diventano esse stesse causa di dolore e riducono inol­tre l’energia disponibile per la vita e il movimento. Noi rappresentiamo un'unità psi­cosomatica: contraendoci ci anestetizziamo e percepiamo meno il dolore.

Quando strutturiamo in modo continuati­vo queste difese, riduciamo anche la quota di energia disponibile per percepire il piacere.

Questo processo si svi­luppa gradualmente a partire dalla prima infanzia, quando il bambino si trova a fronteggiare le prime situazioni di stress nei confronti dell'ambiente che lo circonda. A. Lowen L'insie­me di questi meccanismi difensivi fu studiato analiticamen­te da Wilhelm Reich nella sua Analisi del carattere.

Il corpo riveste molta importanza nel setting di counseling ed è per un counselor uno strumento di lettura e interazione con il cliente.

 Avere a disposizione una serie di tecniche che velocizzino il sentire del corpo, facilita il counselor nello svolgimento del suo lavoro.

In tutti gli approcci di counseling il linguaggio del corpo è costantemente monitorato dall’operatore, nell’approccio CORPOREO INTEGRATO, il corpo è uno strumento di comprensione al pari della relazione.

Ciò che distingue il CORPOREO INTEGRATO. da altri approcci psicosomatici, è che in questo caso, Il lavoro si svolge su due binari paralleli: si alternano in sequenza, incontri di counseling nel pieno rispetto del setting Umanista, a incontri di rilassamento, di respiro consapevole, di movimentazione corporea, in cui l’operatore svolge un lavoro sul sentire del corpo, per velocizzare il processo di autoconsapevolezza del cliente.

La stessa cosa avviene nell’ambito della formazione. L’allievo durante tutta la sua formazione ottempererà a ore di formazione teorica e continue esperienze sul sentire del corpo.

Quando parliamo di disagi fisici, spesso la persona cela dentro tali sensazioni disagi emotivi i. Il “dolore emotivo” che per troppi anni viene represso e imprigionato, può uscire solo se si diventa abbastanza vivi, da avere la consapevolezza di percepirlo, la crescita necessaria per accudire e accogliere quel dolore e l’energia vitale per affrontarlo. Lowen ci parla della differenza tra dolore fisico e dolore emotivo. Il dolore fisico è localizzato in un’area limitata del corpo mentre il dolore emotivo è generalizzato, invade il corpo con tutto il suo sentire.

L’ambito del counselling lavora nel qui e ora. Accompagna il cliente/allievo a prendere consapevolezza del proprio disagio, e a trovare risorse proprie e armi per giungere ad una risoluzione. Nello specifico il nostro counselling corporeo lavora verso il raggiungimento di un semplice obbiettivo, riportare vitalità e fluidità al corpo, sciogliendo le tensioni cronicizzatesi negli anni, ritrovando forze e energie attuali,  tutto attraverso tecniche o esercizi proposti agli allievi durante la loro formazione.

Persone che nemmeno lo sentono più il proprio corpo, lo abitano come un agente d’affari abita la stanza di un albergo, lo usano come un macchinario che deve obbligatoriamente e ininterrottamente funzionare. Uso e abuso di un qualcosa che dovrebbe contrariamente essere preservato, custodito e curato.Nei diversi anni in cui ci occupiamo di counseling, abbiamo potuto constatare che tante persone vivono prigionieri di un vecchio paradigma, la mente è distaccata dal corpo, è sede principale di tutto il sentire e tutti i pensieri vengono scelti dalla mente che poi organizza, stabilisce e indica al corpo l’agire stabilito e il da farsi.  Tante persone vivono con questo senso di precario equilibrio, prigionieri di preoccupazioni, pensieri ripetitivi che invadono del tutto la sfera dell’attenzione. Vivendo quasi rintanati nella testa.

 Persone che invece inconsciamente hanno irrigidito al massimo i muscoli per dar vita a tensioni


che possano coprire almeno in parte emozioni forti e insopportabili. E che ogni giorno sono costretti ad affrontare la quotidianità portando con sè un corpo pesante come un fardello. Un costrutto che fa da ostacolo al vivere le gioie e  le altre emozioni, un corpo dovrebbe essere per l’uomo come l’oracolo e la dimora più intima di tutto il suo sentire e del piacere, si fa involucro.

Vista in quest’ottica globale si puo’ comprendere come il CORPOREO INTEGRATO lavori a 365 gradi nell’ambito formativo ma anche nella specifica esigenze del singolo. In quanto ogni volta che si inizia a parlare del “Sentire del Corpo” è un bene tener in mente che ogni essere umano è unico, il suo sentire è unico, il suo percepire è unico, ecc.

E che il suo sentire è adesso! E’ nell’attimo presente in cui si sta esperendo l’emozione.

Nello svolgimento del proprio lavoro binario (citato poco sopra) ogni allievo crescerà rispettando i propri tempi, nella prospettiva di giungere a fine corso con un bagaglio personale cospicuo di tecniche e formazione, che rispecchieranno altrettanta consistenza e spessore anche in conoscenza, consapevolezza e capacità di sentire e stare in qualsivoglia momento, in con-tatto con il proprio corpo!

Cos'è il counseling?

Il Counseling è un PROCESSO RELAZIONALE tra Counsellor e Cliente, un percorso in cui il cliente può accrescere il suo livello di autonomia e di competenza decisionale, mediante l’acquisizione di una maggiore consapevolezza dei propri bisogni e del proprio potenziale di risorse personali.

Chi è il Counselor?

Il Counselor è la figura professionale che aiuta il cliente a sperimentare e trovare soluzioni su specifici problemi e in tale ambito a prendere decisioni, a gestire crisi, a migliorare relazioni, a implementare le risorse personali, a promuovere e sviluppare la consapevolezza di sé.

Filosofia del Counseling:

Il Counseling non è solo relazione d’aiuto, il counseling promuove il benessere della persona e può agire su tutta comunità. E’ un cambiamento radicale della nostra condizione esistenziale, un cambiamento verso il benessere, espletando questa parola nella sua più grande manifestazione. E’ un cambio di consuetudini e abitudini, un cambio di paradigma, un nuovo modo d’essere che invade ogni sfera della vita.
Il counseling ci offre la possibilità di guardare al mondo con occhi diversi, e di aprirci al tutto con nuove possibilità: 
  • La persona invasa da una nuova energia, ricomincerà a guardare il mondo con gli occhi di un bambino, farà spazio allo stupore e alle novità.
  • Offrirà a se stesso un’attenzione diversa, maggiore amore e accoglienza. Abbraccerà con un fare materno i propri disagi, considerandoli caratteristiche che lo distinguono dall’altro.
  • Imparerà un nuovo modo di comunicare, darà un valore diverso ad ogni singola parola, avrà una buona comunicazione, una comunicazione che cura.
  • Sarà curioso di scoprire quali sono i suoi talenti, le sue principali capacità e imparerà ad apprezzare l’altro e le diversità.
  • Avrà una volontà più attiva, un essere volontà che gli offrirà la possibilità di movimentarsi nel fare, negli impegni ma anche di abbracciarsi nelle mancanze, nei fallimenti e nei superamenti mancati dei limiti.
  • Penserà in un modo libero, non conforme alla massa, libero di essere incoerente o comunque coerente solo al qui e ora.
  • Si impegnerà concretamente nel sociale, aiutando persone meno abbienti. Riconoscendo il privilegio di essere nati in Italia e di essere nati liberi.
  • Riconoscerà e celebrerà in ogni momento la vita, la bellezza di essere al mondo e la nostra madre Terra.
  • Sarà curioso, di allargare l’idea sulle sue possibilità, si sperimenterà in un nuovo fare, avrà una nuova sete di conoscenza.
  • Creerà il bello dentro e fuori di sè. Dentro coltivando uno spazio di quiete e fuori donando all’altro, alla famiglia, al compagno, agli amici gioia, spensieratezza e accoglienza vera.